Antonio Merola – cinque inediti

 

allora ho acceso la luce: una donna
compare oltre le mura come una felicità
che non aveva gli occhi
verde speranza; sembra ubriaca e cade:
quante volte abbiamo creduto insieme alla vita
o l’irrompere dei mostri, la fuga oltre il rito
azzurro come la saliva di un sogno
a parteggiare la vertigine e dimenticare
la voce prima. Tutto rimostrava una giungla
o l’argilla… e nella caverna crollava ancora:
chiedeva una carità impossibile di vuoto.

***

Tu piangevi: ma sembravi credere alla parola
e forse quello che hai visto si può raccontare
come la vendetta della musica o una morale
senza immagine
le braccia dell’esistenza ci hanno preso
in ostaggio: sapere ora
che rimane solo un modo per non morire,
vivere davvero: urgeva confessare che cosa eravamo.

***

Tornare alla poesia dopo lungo tempo
è come trovare nell’armadio il vecchio vestito
di una persona diversa: ho provato a insegnarti
come correre sulla pianura secca. Hai risposto
alla malattia con l’anima. Oggi tutti intorno a me hanno paura:
tu puoi essere il girasole delle stelle morte.

***

l’unicità si dipanava lungo la steppa
come soli freddi o rovine
nella pioggia: la notte durava una volta
sola come di fronte a un nemico
che voleva mutilare l’origine comune
prima della disparità delle losanghe:
e allora chi giocava ancora per non essere scoperto
cercava la musica del mare
come una speciale isola di bianchezza o schianto.

***

Nemmeno una scogliera di bianco
rugava la pesca
come la nostra immobilità che seguiva la pioggia
nelle montagne: si abboccava all’ardiglione
perché bisognava mangiare come una resipiscenza
ti sentivo lontano una strada
che forse vuoi percorrere da solo
mentre sulla collina una voce suonava il motivo
dell’abbandono: la binarietà era il nostro destino.
Avevamo commesso l’errore dei dinosauri:
essere troppo grandi per camminare.

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Antonio Merola

Antonio Merola, classe 1994, è laureato in Lettere Moderne all’Università La Sapienza di Roma. Ha pubblicato il saggio F. Scott Fitzgerald e l’Italia (Ladolfi, 2018).  È cofondatore di YAWP: giornale di letterature e filosofie, per il quale ha curato inoltre la raccolta poetica L’urlo barbarico (A. V., Le Mezzelane, 2017) e ne gestisce la sezione Yawp Poesia. Si occupa dei Quaderni Barbarici su Patria Letteratura, dedicati alle poesie inedite di giovani voci poetiche contemporanee e di Razzie Barbariche su Pioggia Obliqua: una rassegna dedicata alla poesia edita under 30. Sue poesie inedite sono apparse su Atelier (cartaceo e online), Pioggia Obliqua, Poetarum Silva, Il Foglio Letterario, Argo, La Tigre di Carta, Pageambiente, Euterpe, La Macchina Sognante e nel Poetico Diario (LietoColle, 2017). Collabora o ha collaborato con  Altri Animali, (Racconti Edizioni), Flanerì (per cui cura la rubrica L’isolamento del romantico americano), Lavoro Culturale, Carmilla e Culturificio. Suoi racconti inediti sono apparsi su Carmilla, Argo, Cultora, Frammenti Rivista e Reader For Blind.

 

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