Con i nostri migliori auguri per le presenti festività, due poesie di Ferruccio Benzoni da “La casa sul porto” (Quaderni della Fenice, Guanda, 1980)
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Perché infine riaffioro come da un’insonnia
e alla luce riposo, m’acquieto festoso per l’aria
e pià non detesto cosa mi fu negato
ciò che a altri è dovuto e a me è malinconia.
Riconosco – è mio – il dolore: gli faccio festa
neanche fosse un cane battuto. Assieme
ci accompagniamo per via e sbadati salutiamo
guardando in alto quel chiasso di luce.
La mia avventura
Di me conosci accidia e miopia
e ne sorridi con lo sgarbo felice dei passeri
mentre io non so farti paura abbagliato
da una luce che è tua e solo tua. Ma
dono mie le briciole che ogni volta
tu credi di rubare scoprendoti al sorriso.
Tutta la mia avventura è vederti volare.