Bestiario delle emozioni

di Francesco Cangioli

 

Prosegue il  viaggio alla scoperta delle creature che popolano il nostro mondo intra- e inter-psichico.

Buona lettura!

Bestia sesta

Il Rimpianto ha la testa ruotata all’indietro e avanza a tentoni. Vede ogni cosa quando è già superata ed è incapace di tornare sui propri passi. Le prede mancate sono crampi allo stomaco, le pozze d’acqua che sbiadiscono all’orizzonte sono lamenti strozzati nella gola riarsa. È allergico al futuro, intollerante al passato e inconsapevole del presente.

Bestia settima

La Speranza nasce nel buio. Tra le pareti della grotta riecheggia uno stillicidio incessante. Una goccia precipita dalla volta e le si abbatte su una zampetta. La bestiola agita le antenne candide e avanza nelle tenebre seguendo un vago sentore di luce. Non ha mai visto il sole, ma sa che lo troverà oltre la prossima curva. Perciò, ostinata, continua a camminare.

Bestia ottava

La Gratitudine è una migratrice che ricorda ogni terra attraversata e affida al vento richiami d’amore. Giungeranno ovunque abbia ricevuto un dono: un frutto, un sorso d’acqua, un giaciglio su cui riposare.

Bestia nona

La Noia giace sotto un sasso e aspetta che passi l’inverno. Sembra letargica e indolente, ma in realtà custodisce un segreto: nel suo grembo la vita si prepara al debutto. A primavera, quando il sole scalderà il sasso, zampettando uscirà allo scoperto e darà alla luce un’Idea.

Bestia decima

L’Angoscia cammina in cerchio attorno a un buco, certa che da un momento all’altro ne verrà risucchiata. Il baratro la chiama a sé, le strade per allontanarsene sono troppe e sconosciute. Quale scegliere? Un tremore le scuote il muso e si propaga fino alle vibrisse. Le zampe le diventano pesanti, s’irrigidiscono. Ansima e crolla a terra. Il baratro tace, forse scompare. Cos’era? È mai esistito davvero? Chiude gli occhi.

 

 

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