“QUANTO MANCA” a LE PAROLE DELLA MONTAGNA?

a cura della redazione

Il Covid non ha fermato la poesia. Anche a Smerillo, la piccola perla della provincia di Fermo nelle Marche in cui da molti anni si svolge il festival “Le parole della montagna”, il motore pulsante della poesia – che ad ogni edizione accompagna e sottolinea gli appuntamenti di spettacolo, filosofia, teologia, scienza; i laboratori per grandi e piccini; le mostre d’arte, gli incontri con campioni dello sport e le escursioni tra i boschi e le alture dei Monti Sibillini – anche a Smerillo non s’è persa la voglia e il gusto di esserci anche nell’estate 2020.
Un Festival ridotto quanto a giornate, diversamente calibrato in relazione alle norme sulla sicurezza, ma egualmente denso e ricco di ospiti e di incontri (tra gli altri, Ugo Bardi docente di Chimica Fisica all’Università di Firenze, il critico d’arte Philippe Daverio, i poeti Guido Garufi, Davide Rondoni e Filippo Davoli, insieme ad alcune tra le migliori voci della giovane poesia italiana come Jacopo Curi, Lorenzo Fava, Sebastiano Gatto e Flaminia Colella, l’alpinista Michele Focchi, il teologo Brunetto Salvarani).

Quest’anno, poi, la “parola” cardine della manifestazione è in realtà composta di due parole: “Quanto manca?”, una domanda in cui si sintetizzano e si riassumono sia il frequente quesito di chi, camminando in montagna, si chiede tra quanto si raggiunga la vetta; ma anche lo smarrimento di fronte alla pandemia, alle guerre, ai disastri di Natura che sembrano sempre più poderosamente, e senza soluzione di continuità, travolgere la nostra esistenza. Quanto manca alla fine?, che sia essa la fine dei dolori o invece forse la fine di tutto.

Quanto manca, dunque, al Festival? Mancano pochissimi giorni. E la curiosità cresce, perché quella presente rischia di rivelarsi una delle più belle edizioni. Noi, almeno, ne siamo convinti.

Qui di seguito il programma dettagliato del Festival, che si terrà nel week end di questa settimana.

 

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