L’estate di Nuova Ciminiera – EVELINA DE SIGNORIBUS

da Le notti aspre (il canneto editore, Genova, 2018)

la copertina del libro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*

Eri vicino a queste mani
ma non immune dalla salvezza

eppure deve esserci un nodo
in cui trovare l’origine dell’errore
che non sia il peccato della nascita
né un trauma casuale

eri ragione di vita e non disciplina
né studio o concetto
eri già all’alba sveglio
pronto sull’uscio

ti ho aperto quella mattina
e che sia la tua vita un filo, la mia traccia.

*

Ti porto con me in altri volti
dove sei salvo e protetto,
nulla è diretto a colpirti.
Ma quando non so dove vivi
vive la mia immaginazione.

Il tuo sguardo è mimetizzato
l’aria umida d’un tratto
il viso meno marcato
ma scorgo la tua dimora,
oggi sei nella pupilla:
l’illusione si dilata
per riceverti.

*

Non so dirti ora la parola che sento.
Riesco a captarne lo strascico, come chi
ripassa la corona tra le dita
e ha un credo di respiri brevi.

Dimmi per favore, per prima cosa, qui dove siamo,
se è un posto dove abbiamo vissuto
se salivamo le scale o non c’erano gradini.
Dimmi se camminavi veloce e ti stavo al passo.
Avevi voce? Avevo vita?
Mi occorre sapere se ricordi
perché io altro non so che eri tu.

*

Se solo questi inverni
non fossero stati un flagello
di monti scoronati e scalzi
che entrano nelle case senza bussare
e infangano i tuoi piedi e i tuoi beni
custoditi, solo quelli, con i denti

hanno ragione i monti – i morti
a mostrarti la fine e il daccapo.

*

Nell’ora in cui hai un solo pensiero
il mare trema e le spighe muovono il campo
tutto chiama al ritorno
ma le strade non sono mai state così tante
da desiderarne che una sola, chiara

mutano i colori, cambia il tempo, scorgi il cielo
che nero avanza: mai inquinare le fonti
perché si sta alla sete come ai ricordi.

*

Si specchiano i sogni
anche ad occhi chiusi

sulle mura non ci sono più rovi
né vi è dipinto il labirinto

è forse tratteggiato sottoterra
il passaggio per la sopravvivenza.

 


Evelina De Signoribus 
si è laureata in Letteratura italiana contemporanea con una tesi sulla poesia di Paolo Volponi. Alcune sue sequenze poetiche sono apparse su “Nuovi Argomenti”, “Il Caffè illustrato” e in antologie. Ha pubblicato il quaderno di racconti La capitale straniera (Quodlibet, 2008) e la raccolta di poesie Provincia d’inverno (Catalini e Santoni, 2009).

 

 

 

 

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